giovedì, gennaio 12, 2017

Ripartire per un 2017 di #agricolturasociale responsabile ed etica

Feste finite e noi siamo appena ripartiti per un nuovo anno di agricoltura sociale, responsabile ed etica.


Buon 2017: si riparte!
Non ci stancheremo di orientare il nostro impegno verso l'innovazione, la formazione (anche nostra), il sostegno e l'ascolto delle imprese, l'elaborazione di risposte utili a bisogni che vediamo diffusi.

"In una fase di crisi del welfare pubblico, l'agricoltura sta sviluppando risposte interessanti, estendendo collaborazioni o partenariati e costruendo "reti di imprese-non imprese", originali nella realtà italiana e europea e portatrici di innovazione sociale. Sta sviluppando nuova capacità collaborativa, sussidiarietà tra l'azione del Pubblico e del Privato, fra profit e non profit, e la produzione di valori sia economici che sociali da parte dei sistemi produttivi in grado di interloquire e costruire alleanze su base valoriale con i consumatori. [...] Sul tema agricoltura sociale rimangono alcune questioni aperte da affrontare con urgenza: come generare la “diffusione virale” che crea cambiamento? Quali sono i principali ostacoli? Come costruire dei tavoli di lavoro all’insegna della reale collaborazione e condivisione? Come si collocano gratuità e reciprocità in un sistema che ha regole evidentemente differenti? Vi è disparità di forze, fra interessi collettivi e di parte, fra sistemi economici e modelli di sviluppo? L'agricoltura sociale, inoltre, ricade nel campo dell'economia civile e non esiste economia civile senza lo Stato. E’ opportuno e necessario anche chiedersi: lo Stato è sempre “civil servant”? Se da una parte l’agricoltura sociale ha avuto uno sviluppo importante negli ultimi anni, dall’altra molte delle realtà denunciano una fragilità ed una scarsa capacità di organizzarsi oltre il breve periodo, senza un orizzonte di lungo respiro che permetta loro di consolidarsi. Questo comporta anche la perdita di molte esperienze e denota il settore come non ancora in grado di sostenersi completamente. Quali sono allora gli elementi in grado di dare quanto più possibile continuità e stabilità? Come passare dalle buone pratiche e dalle esperienze pionieristiche al costruire pratiche ordinarie?" (1)

Infine, nella nostra newsletter di fine ed inizio anno abbiamo riportato alcune delle attività in corso: la mappa delle esperienze di agricoltura sociale che si sta arricchendo di giorno in giorno; il marchio etico nazionale dell'agricoltura sociale che entra nella fase finale di test; le nostre ultime pubblicazioni alle quali altre ne seguiranno. A queste si aggiungerà a breve il calendario delle attività formative.

Da questi impegni ripartiamo e auguriamo a tutti un felice 2017, in musica.

#wecare


(1) Estratto da: Agricoltura civica e sociale: cooperare per cambiare. La società cambierà quando l'etica investirà le nostre riflessioni (Verso il Secondo Forum di Etica Civile - Padova 8 ottobre 2016)



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